Lettura delle recenti riforme “anticorruzione” alla luce dell’analisi diacronica e geografica delle condanne per concussione e corruzione in Italia (2004–2017)
Il contributo è pubblicato sul numero 4/2020 di Diritto penale contemporaneo – Rivista trimestrale. Per accedervi, clicca qui.
Abstract. L’indagine intende offrire una mappatura dei reati di corruzione commessi in Italia nell’intervallo di tempo 2004-2017 per i quali si è giunti a condanna definitiva, per studiarne l’andamento nel tempo e nello spazio. L’obiettivo è verificare il cosiddetto terzo livello dell’effettività penale delle norme incriminatrici in oggetto, ovvero come operano gli apparati chiamati alla loro applicazione, e individuare eventuali criticità. L’intenzione del presente lavoro è altresì quella di avanzare, sulla base di tale verifica empirica, ipotesi di riflessione circa l’effettività/efficacia dell’attuale normativa, risultato di tre recenti riforme che hanno inciso sulla tipicità della condotta e, soprattutto, sulla dosimetria della pena.
SOMMARIO: 1. Premessa metodologica. – 1.1. Contesto. – 1.2. Obiettivi. – 1.3. Oggetto. – 1.4. Dati. – 1.5. Metodologia. – 1.6. Sintesi dei dati. – 1.7. Ipotesi di lavoro. – 2. Il quadro normativo di riferimento: attività di contrasto alla corruzione e riforme del sistema penale. – 2.1 Gli interventi ad efficacia settoriale: le novelle legislative del 2012 e del 2015. 2.2 Il riflesso delle riforme sulle rilevazioni statistiche: ipotesi di verifica 2.3. Gli interventi ad efficacia generale: tra misure di fuoriuscita dal sistema penale e la razionalizzazione dei tempi di accertamento del reato. 3. Il contrasto alla corruzione tra il 2004 e il 2017: analisi dell’andamento delle condanne definitive. – 4. La dimensione geografica della corruzione: di nuovo una realtà puntiforme…ma dall’andamento sincopato. 4.1. Per una comparazione più efficace: l’andamento del tasso di corruzione. 5. Considerazioni conclusive.