Abstract. La repressione della criminalità del profitto costituisce uno dei punti principali della più recente agenda politico-criminale del legislatore. Su questo piano si colloca in una posizione centrale la ‘confisca in casi particolari’, anche nota come confisca allargata. In origine prevista dall’art. 12-sexies, d.l. n. 306/1992, la confisca è oggi applicabile ai sensi dell’art. 240-bis c.p. in relazione a una vasta gamma di reati, fra i quali da ultimo, in virtù dell’art. 12-ter, d.lgs. n. 74/2000, anche quelli tributari. Con il presente contributo si propone, nella prima parte, una disamina della disciplina generale della confisca allargata che, alla luce dei recenti interventi legislativi e degli ultimi arresti della giurisprudenza costituzionale e di legittimità, pare sempre più orientata verso il modello della confisca di prevenzione del codice antimafia; nella seconda parte, invece, si intende approfondire il sistema confiscatorio della materia penal-tributaria.
SOMMARIO: PARTE PRIMA: 1. Premessa: la proliferazione delle confische nell’agenda politico-criminale del legislatore – 2. Genesi ed evoluzione della confisca allargata (o per sproporzione) – 3. Considerazioni generali sulla confisca allargata alla luce dei più recenti interventi legislativi e giurisprudenziali – 3.1 Le ‘assonanze’ con la confisca di prevenzione. – PARTE SECONDA: 4. Le confische e i reati tributari: considerazioni introduttive – 5. La confisca allargata di cui all’art. 12-ter, d.lgs. 10.03.2000, n. 74 – 5.1 La (non) rilevanza dell’evasione fiscale – 6. Le interferenze tra confisca allargata, confisca ‘ordinaria’ ex art. 12-bis, d.lgs. 10.03.2000, n. 74 e confisca disposta nei confronti delle persone giuridiche – 7. Notazioni conclusive.
* In vista della pubblicazione su Diritto penale contemporaneo – Rivista trimestrale, il contributo, qui pubblicato in anteprima, è stato sottoposto in forma anonima, con esito favorevole, alla valutazione di due revisori esperti.