Abstract. Il saggio offre una prima lettura del d.lgs. 2 febbraio 2021, n. 10, analizzando l’ampia rivisitazione della l. 22 aprile 2005, n. 69, da valutare nel complesso positivamente, pur a fronte di taluni profili critici. In sede conclusiva vengono delineati gli scenari futuri a livello europeo.
SOMMARIO: 1. Rilievi preliminari: dopo un ritardo davvero imbarazzante, la l. 22 aprile 2005, n. 69, con cui era stata recepita la decisione quadro relativa al m.a.e., cambia volto grazie al d.lgs. 2 febbraio 2021, n. 10. – 2. Il tenore della legge delega (art. 6 l. 4 ottobre 2019, n. 117), tra principi e criteri direttivi specifici e disposizioni immediatamente precettive. – 3. Il d.lgs. n. 10 del 2021 di fronte alle difformità della l. n. 69 del 2005 rispetto alla decisione quadro. – 4. La riscrittura delle disposizioni di principio e delle garanzie costituzionali. – 5. Modifiche e addenda per la procedura passiva di consegna: a) il contenuto del m.a.e. e la soppressione della documentazione a supporto non richiesta dalla decisione quadro. – 6. (segue): b) la problematica della doppia punibilità e l’adeguamento alla decisione quadro. – 7. (segue): c) il distinguo tra motivi di rifiuto obbligatorio e facoltativo (artt. 18 e 18-bis l. n. 69 del 2005) e la loro rivisitazione. L’inserimento dell’art. 18-ter l. n. 69 del 2005, sulle decisioni pronunciate in assenza. – 8. (segue): d) le modifiche in tema di consegna condizionata. – 9. (segue): e) i tempi per la decisione definitiva sulla consegna e i riflessi in materia di misure cautelari; la consegna e la sua eventuale sospensione. Nuove modalità telematiche di trasmissione degli atti fra uffici giudiziari. – 10. Minimi “aggiustamenti” per la procedura attiva di consegna. – 11. Il prossimo futuro della decisione quadro sul m.a.e.: le Conclusioni del Consiglio del 1° dicembre 2020 e la Risoluzione del Parlamento europeo del 20 gennaio 2021.
* Il contributo è stato sottoposto in forma anonima, con esito favorevole, alla valutazione di un revisore esperto.