Abstract. La proposta referendaria di abrogare l’omicidio del consenziente si ispira a una concezione individualistica che va ben oltre la strada tracciata dalla Corte costituzionale, basata invece su una prospettiva solidaristica e quindi sulla malattia irreversibile e sul sostegno vitale. Si profila un nuovo innalzamento della tensione destinato a mettere in una certa difficoltà la stessa Corte costituzionale, che non senza qualche forzatura argomentativa, aveva comunque trovato un punto di equilibrio tra le diverse prospettive giuridico-culturali. L’Autore prova a individuare “pragmaticamente” un tema centrale per le questioni di fine vita sul quale si potrebbe trovare una convergenza orientata alla valorizzazione della persona: la procedura di acquisizione/verifica della effettività dell’autodeterminazione nella richiesta di aiuto a morire.
SOMMARIO: 1. Fine vita: un tema squassato da fortissime e inevitabili tensioni. – 2. La fenomenologia del fine vita. – 3. Alcuni punti fermi, forse addirittura inamovibili, dal costituzionalismo. – 4. Gli orientamenti giuridico-culturali: statalista, individualista, naturalista/causalista e solidarista. – 5. Gli orientamenti giuridico-culturali: statalista, individualista, naturalista/causalista e solidarista. –5.1. La legge n. 219/2017 sulle direttive anticipate: la tutela della libertà personale contro prevaricazioni. – 5.2. L’ordinanza che ha sollevato questione di legittimità costituzionale sull’aiuto al suicidio: la concezione causalista stoppata dalla Corte costituzionale. – 5.3. Il codice Rocco: la concezione statalista. – 5.4. L’orientamento della Corte costituzionale: la concezione solidarista fondata sulla vulnerabilità. – 5.5. La proposta di referendum abrogativo: la concezione individualista. – 6. Il vero nodo delle problematiche del fine vita: il controllo “esterno” e preventivo sull’autenticità dell’autodeterminazione. – 7. Verso una coincidenza tra personalismo e individualismo/solidarismo?
* Il contributo è stato sottoposto in forma anonima, con esito favorevole, alla valutazione di un revisore esperto.