Abstract. Lo spazio di regolamentazione dei sistemi di intelligenza artificiale, dal momento della creazione a quello dell’utilizzo, è nuovo ed ampiamente inesplorato. Il legislatore europeo ha inaugurato con l’Ai Act le iniziative di disciplina e così i legislatori nazionali seguono nelle scelte normative. Con il d.d.l. in esame il legislatore italiano si è affacciato al settore intervenendo, in minima parte in forma diretta ed in larga parte rivolgendosi al legislatore delegato, sulla disciplina della responsabilità penale. La strada è lunga da percorrere ma le prime tracce normative devono essere accuratamente pensate per non trovarsi scoperti nella prevenzione e nella sanzione di fatti illeciti legati alla creazione o all’uso di sistemi di I.A. che, come noto, si evolvono ad una velocità incomparabilmente più ampia delle decisioni di politica criminale.
SOMMARIO: 1. Il contenuto del DDL 1146/2024, una disciplina tranquillizzante? 2. Gli spazi applicativi dell’intelligenza artificiale nel procedimento penale; 3. Il tema della costruzione della responsabilità penale nel rapporto con l’IA.
*Il contributo è stato sottoposto in forma anonima, con esito favorevole, alla valutazione di un revisore esperto.