Articolo  
27 Gennaio 2022


La detenzione dei migranti negli hotspots italiani: novità normative e persistenti violazioni della libertà personale


Gilberto Felici
Martina Gancitano

Abstract. Il presente lavoro propone un esame critico delle prassi detentive attualmente praticate nei confronti dei cittadini stranieri all’interno degli hotspots italiani. Dopo un’analisi introduttiva del c.d. “approccio hotspot”, verranno evidenziate le criticità e le questioni che tale metodo di gestione del fenomeno migratorio solleva in termini di conformità con gli standard che la Convenzione europea dei diritti dell’uomo impone agli Stati firmatari in  materia di libertà personale degli individui. Le suddette criticità verranno in particolare esaminate alla luce della sentenza Khlaifia e altri c. Italia e del processo di supervisione dell’attuazione della stessa. Si analizzeranno quindi gli ultimi sviluppi legislativi italiani in materia di detenzione e trattenimento dei migranti, introdotti dalla legge n. 132/2018 e dal decreto legge n. 130/2020. Si contestualizzeranno infine, le suddette novità legislative alla luce del più ampio panorama della politica europea dell’immigrazione, i cui orientamenti futuri sono stati da ultimo delineati nel Patto Europeo sull’Immigrazione e sull’asilo, pubblicato lo scorso 23 settembre 2020

SOMMARIO: 1. Introduzione. – 2. Origine ed evoluzione dell’approccio hotspot. – 3. La legittimità del trattenimento dei migranti ai sensi dell’art. 5 della CEDU. – 4. La sentenza Khlaifia e altri c. Italia e la persistente inadeguatezza del sistema hotspot italiano. – 5. La direzione dell’Unione Europea: Il nuovo Patto Europeo sull’Immigrazione e l’Asilo. – 6. Conclusioni.

* Il contributo è stato sottoposto in forma anonima, con esito favorevole, alla valutaizone di un revisore esperto.