ISSN 2704-8098
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  Articolo  
30 Maggio 2023


Osservazioni critiche sulla funzione dell’indagine alla luce della nuova udienza preliminare


AbstractIl contributo prende in considerazione l’impatto che la regola per decidere l’esito dell’udienza preliminare, richiedendo una ragionevole previsione di condanna, può comportare sulla funzione delle indagini preliminari. Esse, già condizionate dalla richiesta di completezza, derivante dalla Corte costituzionale, potrebbero allontanarsi sempre di più da una ricerca funzionale di elementi volti a rendere utilmente esperibile il contraddittorio poietico nell’istruzione in giudizio e assumere la fisionomia di un vero e proprio accertamento preliminare, in grado di frustrare la qualità di quello dibattimentale. Infine si propone di riconfigurare il filtro dell’udienza preliminare in modo che esso sia più attento alla validità dell’imputazione, più che al suo fondamento cognitivo, dovendosi riconoscere che, storicamente, un filtro basato sulle potenzialità dimostrative dell’istruzione, che l’indagine fa presagire, non ha mai funzionato. 

SOMMARIO: 1. La necessità di recuperare il rapporto perduto tra la finalità dell’indagine e il dibattimento. ‒ 2. Come la nuova regola per decidere sull’esito dell’udienza preliminare rischia di condizionare le dinamiche delle indagini preliminari…. ‒ 3. …e quelle del dibattimento. Una visione realistica dell’uso strategico dell’indagine in dibattimento. ‒ 4. Per un’udienza preliminare che tenga conto della direzione funzionale dell’indagine rispetto al giudizio.

*Il contributo è stato sottoposto in forma anonima, con esito favorevole, alla valutazione di un revisore esperto.