Abstract. Il contrasto deflagrato in seno alla Suprema Corte riguardo alle formalità da osservare per l’acquisizione di comunicazioni digitali criptate detenute dall’autorità investigativa estera offre lo spunto per riflettere ancora sulle questioni poste dall’impiego di nuove tecniche di ricerca della prova. L’approccio riservato al problema dalla giurisprudenza risulta difatti foriero di rilevanti criticità, in questo caso amplificate dalla provenienza estera del prodotto delle indagini.
SOMMARIO: 1. “Tirannia” delle categorie e tecniche investigative di ultima generazione. – 2. “A qualcuno piace freddo”: i diritti alla mercé di accidentalia. – 3. Legalità e proporzionalità nella circolazione transfrontaliera dei prodotti delle ricerche digitali. – 4. L’inutilizzabilità “presa sul serio”. – 5. Quale disciplina per le “nuove” indagini?
*Il contributo è stato sottoposto in forma anonima, con esito favorevole, alla valutazione di un revisore esperto.