Abstract. Con l’interpolazione nel tessuto codicistico dell’art. 24-bis c.p.p., rubricato «rinvio pregiudiziale alla Corte di cassazione per la decisione sulla competenza per territorio», il legislatore ha tratteggiato un istituto evidentemente ispirato alla medesima prioritaria esigenza di efficienza che anima, più in generale, la riforma “Cartabia”. Il contributo analizza l’inedito meccanismo in una duplice prospettiva: in primo luogo, vengono affrontati i dubbi interpretativi suscitati dalla nuova disciplina, con particolare riferimento alle cadenze procedimentali del “rinvio” e ai poteri del pubblico ministero nell’ipotesi di regressione alla fase investigativa; in secondo luogo, vengono evidenziati gli aspetti critici dell’istituto, con precipuo riguardo all’assenza di ipotesi sospensive del processo.
SOMMARIO: 1. L’eccezione d’incompetenza territoriale come “bomba ad orologeria”: dal Disegno di Legge C-1225 all’art. 24-bis c.p.p. – 2. Le cadenze procedimentali del rinvio pregiudiziale. – 3. Rimessione degli atti alla Corte di cassazione e poteri del giudice procedente. – 4. La decisione della Suprema Corte e la trasmissione degli atti al pubblico ministero. – 5. (segue) Gli obblighi di comunicazione. – 6. Sospensione del processo, ratio efficientista e retaggi antigarantisti.
*Il contributo è stato sottoposto in forma anonima, con esito favorevole, alla valutazione di un revisore esperto.