ISSN 2704-8098
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  Articolo  
15 Settembre 2020


Reati tributari e responsabilità dell'ente: una riforma nel (ancorché non di) sistema


Abstract. L’ingresso dei reati tributari nel d.lgs. 231/2001 per effetto della L. 157/2019, seguita ora dal d.lgs. 75/2020, appare del tutto fisiologico, attesa struttura e ratio dell’imputazione dell’ente e costituisce, anzi, una risposta tardiva a quella tendenza sostanzialistica che ha sinora alimentato distorsioni interpretative in malam partem. Nel suo complesso, il sistema sembra peraltro già offrire possibili rimedi, in termini di proporzione sanzionatoria, a potenziali collisioni col ne bis in idem declinato secondo il parametro dell’idem factum e sulla base dei criteri giurisprudenziali di connessione sostanziale e procedimentale, con particolare riguardo alla disciplina del pagamento del debito tributario. Nondimeno, l’intervento normativo appare a tratti lacunoso o ambiguo ma, nel contempo, si presta ad avviare un decisivo revirement giurisprudenziale in tema di delega di funzioni.

SOMMARIO: 1. La fisiologia dell’intervento normativo – 2. I rapporti tra le responsabilità della persona fisica e quelle della persona giuridica – 3. Aporie, ambiguità e occasioni mancate – 4. Possibili riflessi sul tabù dell’indelegabilità degli obblighi tributari.

* In vista della pubblicazione su Diritto penale contemporaneo – Rivista trimestrale, il contributo, qui pubblicato in anteprima, è stato sottoposto in forma anonima, con esito favorevole, alla valutazione di due revisori esperti.