Trib. Taranto, Sez. G.U.P., sentenza del 12 luglio 2022 (dep. 10 ottobre 2022), Est. Carriere
Abstract. Il contributo riflette sul tema dell'accertamento del nesso causale prendendo spunto da una delle sentenze pronunciate nella complessa vicenda, che ha dato origine a diversi processi, derivante dalla produzione industriale dello stabilimento Ilva di Taranto. Nel caso di specie, forse uno dei meno noti tra quelli legati a Ilva, la Procura della Repubblica di Taranto aveva contestato ai dirigenti dello stabilimento il delitto di omicidio colposo, aggravato dalla violazione di norme antinfortunistiche, in danno di un bambino, deceduto per tumore cerebrale all’età di cinque anni. Una vicenda drammatica, verificatasi in un contesto sociale, quello tarantino, che senza dubbio ha molto sofferto le conseguenze negative legate alla produzione industriale. Il Gup del Tribunale di Taranto ha assolto uno degli imputati che aveva optato per il rito abbreviato con una sentenza che pare fare buon governo dei principi essenziali in materia di causalità. Nello specifico, si afferma la necessità che la causazione della malattia sia spiegata nei suoi anelli causali essenziali da una legge scientifica. La sentenza, pertanto, non aderisce all'impostazione accusatoria, in base alla quale l'accertamento giudiziale fondato sulla probabilità logica, cui si riferisce la sentenza Franzese, non avrebbe bisogno di una legge scientifica di copertura.
SOMMARIO: 1. Premessa: una delle vicende giudiziarie legate allo stabilimento ILVA. – 2. L’ipotesi accusatoria. – 3. I dubbi scientifici più rilevanti. – 4. L’accertamento causale senza legge scientifica di copertura. – 5. I presupposti necessari dell’accertamento causale. – 6. Giudizio esplicativo e probabilità logica nel caso di specie.
*Il contributo è stato sottoposto in forma anonima, con esito favorevole, alla valutazione di un revisore esperto.