Il 16 ottobre 2024 la Commissione europea per l’efficacia della giustizia (CEPEJ) ha pubblicato il suo ultimo rapporto di valutazione sui sistemi giudiziari europei European judicial systems - CEPEJ Evaluation report - 2024 Evaluation cycle (2022 data).
Giova ricordare che la CEPEJ è stata istituita dal Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa nel 2002 e dal 2004 si occupa di svolgere, con cadenza biennale, una valutazione sullo stato della giustizia degli Stati membri del Consiglio d’Europa e di alcuni Paesi osservatori. Il rapporto in commento giunge, pertanto, a distanza di due anni dal precedente e si basa sui dati del 2022. L’analisi verte in particolare sul funzionamento dei sistemi giudiziari di 44 Paesi membri del Consiglio d’Europa, inclusa l’Italia, e di due Stati osservatori (Israele e Marocco).
I risultati della disamina sono suddivisi in tre parti complementari (consultabili anche in allegato):
2) Country profiles / Individual country profiles
3) CEPEJ-STAT database (si tratta di una sezione che contiene tutti i dati raccolti dalla CEPEJ dal 2010, suddivisi secondo criteri rilevanti).
Con particolare riferimento all’Italia, il rapporto fotografa una situazione positiva quanto al budget complessivo destinato alla giustizia nel 2022, risultato pari a 5.921.758.141 euro, con un aumento del 21,6% rispetto al 2020. Il che si quantifica in 100,6 euro per abitante: dato che si pone al di sopra della media europea. Il budget allocato è inoltre pari allo 0,31% del PIL italiano, leggermente al di sopra della media europea.
Positiva appare la valutazione sulla digitalizzazione della giustizia. Quanto al complesso delle Information and Communication Technologies (ICT), il rapporto osserva che «Italy has an ICT Deployment index of 6,5, belonging to the group of states with highest index that is well above the CoE median».
Chiudono questa panoramica i dati concernenti la durata media dei procedimenti. Il rapporto CEPEJ è molto utile per svolgere un confronto tra durata media dei procedimenti in Europa e quella dei procedimenti in Italia, calcolata tramite il parametro del disposition time.
Volendo porre il focus della disamina sul procedimento penale, nell’ultimo rapporto 2024 (riguardante i dati del 2022), la durata media dei procedimenti penali in Europa è pari a 133 giorni in primo grado, 110 in secondo grado e 101 in terzo grado. In Italia, invece, il procedimento penale dura in media 355 giorni in primo grado, 750 in appello e 132 in Cassazione. Il confronto tra Italia e standard europeo continua quindi a restituire un quadro negativo, sebbene non si possa sottacere un miglioramento rispetto al precedente rapporto del 2022 (riguardante i dati dell’anno 2020). In quest’ultimo report, a fronte di una durata media dei procedimenti penali in Europa pari a 149 giorni in primo grado, 121 giorni in appello, 120 giorni in terzo grado, l’Italia registrava una durata media di 498 giorni in primo grado, 1.167 giorni in appello e 237 giorni in Cassazione.
In allegato sono disponibili le parti dell’evaluation report su General analyses e Country profiles, nonché la guida sull’utilizzo di CEPEJ-STAT database.
(Elisa Grisonich)