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13 Giugno 2022


Intelligenza artificiale e giurisdizione penale

Atti del workshop organizzato dalla Fondazione Occorsio (19 novembre 2021)



Ringraziamo il Comitato scientifico della Fondazione Vittorio Occorsio, nella persona del suo Presidente Dott. Giovanni Salvi, Procuratore Generale presso la Corte di cassazione, per aver proposto alla nostra Rivista la pubblicazione degli atti del workshop “Intelligenza artificiale e giurisdizione penale” - organizzato dalla Fondazione il 19 novembre 2021 -, che possono leggersi in allegato.  La Fondazione nasce nel ricordo di Vittorio Occorsio, magistrato, medaglia d’oro al valor civile, vittima di un attentato terroristico di matrice neo-fascista avvenuto a Roma il 10 luglio 1976, e intende stimolare una riflessione culturale che consenta alle nuove generazioni di apprezzarne il metodo di lavoro e di valorizzarne l’esempio di vita. Come ricorda il Procuratore Salvi nell’introduzione ai lavori qui pubblicati, la Fondazione Occorsio ha, tra i suoi scopi, quello di “diffondere tra coloro che operano nel campo del diritto penale la consapevolezza della necessità di adeguare il metodo dell’investigazione e della prova al suo oggetto”. Ciò significa anche e proprio, oggi, riflettere sull’impatto delle moderne tecnologie informatiche e dei sistemi di intelligenza artificiale sulla giustizia penale. E’ un compito al quale, come dimostrano molte iniziative avviate in diverse sedi, istituzionali e scientifiche/accademiche, non può sottrarsi chi, a vario titolo, opera nel sistema penale o con esso comunque si confronta. Con questa consapevolezza, la Fondazione Occorsio ha costituito un gruppo di lavoro sull’intelligenza artificiale, suddiviso in quattro sotto-gruppi e in un gruppo di coordinamento. Obiettivo specifico del gruppo di lavoro, come si legge sempre nell’introduzione del Dott. Salvi, è di studiare “gli effetti dell’impiego dell’intelligenza artificiale sulla struttura del reato e sulla possibilità di effettiva punizione di condotte illecite, per difficoltà probatorie ma soprattutto per il non sempre facile rispetto del principio di legalità e dei suoi corollari”. Il gruppo ha operato valorizzando l’interdisciplinarità e l’incontro/confronto tra magistrati, agenzie di enforcement (dalla polizia giudiziaria alle autorità indipendenti), accademia e impresa.

Gli atti qui pubblicati rappresentano indubbiamente un utile e interessante materiale di studio per quanti intendano approfondire il tema dei rapporti tra A.I. e giustizia penale; un tema già emerso nella letteratura e nel dibattito penalistico, oggetto di grande considerazione anche a livello internazionale, e che attende di essere arricchito anche e proprio da riflessioni come quelle che possono leggersi negli atti qui pubblicati. Si tratta di riflessioni che, muovendo dal profilo ‘sostanziale’, legato a tipologie di reato e a sottostanti fenomeni criminali, inevitabilmente intercettano problemi processuali (a ennesima dimostrazione, ove se ne avvertisse ancora il bisogno, di come diritto penale e processo siano parti compenetrate di un unico sistema). Non deve allora stupire che il titolo di questa raccolta di atti menzioni la “giurisdizione”, che in effetti emerge, trasversalmente, quale questione di fondo: una questione centrale per il diritto penale in azione – familiare a magistrati e avvocati –, che dovrebbe essere oggetto di maggiore attenzione da parte degli studiosi del diritto penale sostanziale, chiamati a riammodernare il capitolo dell’applicazione della legge penale nello spazio; in uno spazio che oggi è anche, appunto, il cyberspazio. L’intreccio di aspetti di diritto penale sostanziale, processuale e internazionale rappresenta, a questo proposito, uno dei percorsi di studio e di ricerca più interessanti, che potranno intraprendere gli studiosi, anche più giovani, traendo stimoli anche e proprio dalla lettura degli atti che qui pubblichiamo.

Non si tratta, naturalmente, di riflessioni solo teoriche. Si tratta, anzi, di riflessioni che, grazie soprattutto all’esperienza e all’approccio dei magistrati coinvolti, mettono le mani nei problemi applicativi già emersi nella prassi o che potranno esserlo nel prossimo futuro. Uno dei meriti dei lavori che qui pubblichiamo è anche e proprio quello di contribuire alla riflessione dei magistrati su temi della modernità che richiedono un aggiornamento delle conoscenze. Anche per questo siamo lieti di consegnare i lavori ai lettori attraverso la rete internet, che ospita la nostra Rivista, consentendone la conoscenza e l’accesso a un vasto pubblico di lettori, anche magistrati.

I contenuti degli atti sono indicati in dettaglio nel sommario qui sotto riprodotto. Uno sguardo d’insieme, ben più utile di questa breve presentazione, può leggersi nell’introduzione del Dott. Giovanni Salvi, che ancora una volta desidero ringraziare.

(G.L. Gatta)

 

INDICE: 1. Ragioni di un incontro (Giovanni Salvi). – 2. Ragioni di una presenza (Luciano Carta, Luigi Gubitosi, Stefano Lucchini, Alessandro Pansa). – 3. La regolamentazione europea sulla Mutual Legal Assistance (MLA) nel cyberspace (Beatrice Fragasso). – 4. Discussione a tre voci (Roberto Baldoni – Laura Carpini – Massimiliano Signoretti). – 5. I.A. e reati ambientali (Pasquale Fimiani, Giuseppe Sgorbati). – 6. I.A. nei reati economici e finanziari (Gaetano Ruta). – 7. Criptovalute, aspetti investigativi e processuali (Fabio Di Vizio). – 8. I.A., politica e reati contro la personalità dello Stato (Claudio Orazio Onorati). – 9. I.A. e reati “comuni” (Mario Palazzi).