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02 Agosto 2024


La convenzione MEDICRIME sulla contraffazione dei prodotti sanitari e la tutela della salute pubblica in Italia

Atti del Convegno internazionale di studi Brescia, 16-17 novembre 2023



Pubblichiamo in allegato il fascicolo contentente gli Atti del Convegno internazionale di studi "La convenzione MEDICRIME sulla contraffazione dei prodotti sanitari e la tutela della salute pubblica in Italia", tenutosi Brescia il 16-17 novembre 2023

Gli Atti sono pubblicati a cura di Oscar Alarcón-Jiménez, Luca Masera, Andrea Perin, Lorenzo Salazar. 

Di seguito sono consultabili il testo della Presentazione a cura dei componenti del comitato scientifico del Convegno e l'indice dei contributi presenti nel fascicolo. 

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PRESENTAZIONE

A cura dei componenti del comitato scientifico del Convegno. L’incontro, organizzato nell’ambito del progetto CRIMFAMED (Countering falsified medical products - Global programme, parte di un contributo volontario della Francia), con il sostegno del Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Brescia e con il supporto di L.I.G.H.T. s.c.a.r.l., è stato realizzato grazie al coordinamento della segreteria composta da Patrizia Brambilla, Edoardo Cipani, Jasna Rodes ed Emma Rolfi.

 

Il Convegno internazionale di studi intitolato “La Convenzione MEDICRIME sulla contraffazione dei prodotti sanitari e la tutela della salute pubblica in Italia”, organizzato dalla Segreteria MEDICRIME del Consiglio d’Europa e dal Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Brescia, si è tenuto a Brescia nei giorni 16 e 17 novembre 2023, presso l’Aula Magna di Palazzo Calini ai Fiumi.

Il simposio si è posto l’obiettivo di incoraggiare l’adozione da parte dell’Italia di migliori strategie di contrasto alla contraffazione dei prodotti sanitari attraverso la ratifica e l’esecuzione della Convenzione MEDICRIME del Consiglio d’Europa[1] (aperta alla firma il 28 ottobre 2011, sottoscritta ma ad oggi non ratificata dall’Italia), in base ad un’adeguata discussione scientifica. In particolare, si è inteso favorire la conoscenza della Convenzione sia nel contesto accademico che tra le autorità nazionali del settore, al fine di discutere i vantaggi ma anche le possibili criticità rilevabili e le sfide poste dalla sua futura auspicata adozione. L’incontro ha voluto quindi rappresentare un’occasione di confronto sullo stato del processo di ratifica, con particolare attenzione a tutti profili, giuridici o meno, attinenti al possibile impatto di questo importantissimo strumento sulla disciplina del nostro ordinamento e sull’insieme delle sinergie e delle strategie di contrasto al crimine farmaceutico.

Il programma dei lavori si è articolato in quattro sessioni.

Dopo i saluti istituzionali portati dalla prof.ssa Adriana Apostoli, Prorettrice Vicaria dell’Università di Brescia e Direttrice del Dipartimento di Giurisprudenza, e la presentazione dell’iniziativa a cura del prof. Andrea Perin (Università di Brescia), il primo panel (La Convenzione MEDICRIME e la tutela penale della salute pubblica in Italia), coordinato dal prof. Luca Masera (Università di Brescia), ha riguardato i profili sostanziali inerenti agli impegni convenzionali di criminalizzazione. Questa fase dei lavori ha avuto l’obiettivo di valutare criticamente se – ed eventualmente fino a che punto – la Convenzione MEDICRIME sia in grado di indicare modifiche all’impianto dei reati contro l’incolumità o ad altre fattispecie legate alla produzione/distribuzione di medicinali ed altri prodotti sanitari contraffatti. Si è trattato di riflettere sull’opportunità di interventi innovativi, facendo tesoro di precedenti progetti di riforma in materia di reati contro la salute pubblica e con attenzione alle possibili ricadute sistematiche complessive. I contributi del dott. Oscar Alarcón-Jiménez (Segretaria MEDICRIME, Consiglio d’Europa) e dei proff. Alberto Gargani (Università di Pisa), Donato Castronuovo (Università di Ferrara) e Alessandro Melchionda (Università di Trento) danno conto di questa prima fase dei lavori, nella quale è emersa – fra le altre questioni – anche l’esigenza di precisare il concetto di “contraffazione” (falsificazione) sul terreno del principio di offensività.

Il Convegno ha inteso inoltre valutare futuri interventi applicativi e innovativi nell’ottica della cooperazione internazionale in materia penale, per cui la seconda sessione (Gli attori coinvolti. Cooperazione nazionale e internazionale), moderata dal prof. Hervé Belluta (Università di Brescia), ha trattato anche i profili investigativi e quelli relativi alla cooperazione giudiziaria, portando i partecipanti a ragionare su vantaggi, opportunità e possibili criticità – sul piano processuale e del law enforcement – delle attività di prevenzione e repressione della criminalità legata alla produzione e alla distribuzione di prodotti sanitari contraffatti e dannosi per la salute pubblica. Le relazioni del dott. Lorenzo Salazar (Procura Generale presso la Corte di Appello di Napoli) e del dott. Domenico Di Giorgio (AIFA, Area Ispezioni e Certificazioni), qui pubblicate, hanno accompagnato quelle della dott.ssa Giuliana Giuliano (Procura di Napoli) e della Ten. Col. Maruska Strappatelli (Nucleo Carabinieri AIFA).

La terza sessione (Tutela delle vittime, diritti dei pazienti e sicurezza del prodotto sanitario alla luce della convenzione MEDICRIME), nel dare inizio alla seconda giornata dei lavori sotto la guida della Avv. Ilaria Campagna (Foro di Verona e Università di Trento), ha messo al centro la persona: quale paziente, titolare del diritto all’accesso consapevole ad un farmaco “sicuro”, e quale potenziale vittima – possibilmente vulnerabile e discriminata – del traffico e della somministrazione di prodotti sanitari contraffatti (falsificati), dannosi o inefficaci. Si sono esaminati ulteriori profili inerenti agli strumenti di tutela e alle misure di protezione da approntare sia ex ante, rispetto al momento di offensività, sia ex post. I risultati di questa fase della discussione, che ha considerato anche le potenzialità preventive della cooperazione fra settore pubblico e settore privato, con particolare riguardo alle misure tecnologiche a disposizione nel campo del contrasto al crimine farmaceutico, si ritrovano negli articoli delle prof.sse Chiara Perini (Università dell’Insubria), Simona Cacace (Università di Brescia) e Arianna Carminati (Università di Brescia), che hanno accompagnato le ulteriori relazioni del prof. Giorgio Pedrazzi (Università di Brescia) e dei dott. Cesare Furlanello e Adriano Fusco (LIGHT s.c.a.r.l).

Infine, la quarta e ultima sessione dei lavori (Verso la ratifica della Convenzione MEDICRIME?), coordinata dal dott. Oscar Alarcón-Jiménez, ha riguardato l’esperienza e il punto di vista di altri Paesi, nonché i meccanismi istituzionali promossi dal Consiglio d’Europa per monitorare l’implementazione della Convenzione. Rimettendo quindi al centro del discorso l’importanza della cooperazione internazionale, sono stati illustrati il ruolo del “Comitato delle Parti” e gli strumenti volti allo scambio di informazioni fra le agenzie di indagine e di law enforcement, quali ulteriori elementi portati a sostegno dell’opportuna ratifica da parte dell’Italia. Ne danno ampiamente conto le relazioni, qui pubblicate, dei proff. Carlos María Romeo Casabona (Universidad del País Vasco / EHU) e Asier Urruela Mora (Universidad de Zaragoza), a cui seguono le conclusioni del prof. Andrea Perin.

All’esito dei lavori è stata adottata, dandone lettura, previa approvazione, la Dichiarazione del Convegno di Brescia sulla Convenzione MEDICRIME in materia di contraffazione dei prodotti sanitari ed altri reati affini, riprodotta in chiusura del presente fascicolo.

Il comitato scientifico desidera ringraziare tutti i relatori e i moderatori per il loro prezioso contributo alle due giornate di studio; la Segreteria MEDICRIME del Consiglio d’Europa e il Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Brescia per il sostegno istituzionale ed economico dato all’iniziativa; e la prestigiosa rivista Sistema penale, la sua Direzione e la sua Redazione, per aver dedicato un numero speciale alla raccolta degli Atti.

 

[1] Council of Europe Convention on the counterfeiting of medical products and similar crimes involving threats to public health / Convention du Conseil de l’Europe sur la contrefaçon des produits médicaux et les infractions similaires menaçant la santé publique. Disponibile in: https://www.coe.int/en/web/conventions/full-list?module=treaty-detail&treatynum=211#print.

 

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INDICE DEI CONTRIBUTI

Presentazione

O. Alarcón-Jimenez, La protección penal de la salud pública en el convenio MEDICRIME

A. Gargani, Tecniche di tutela penale della salute pubblica: il settore dei prodotti sanitari

D. Castronuovo, La convenzione MEDICRIME e i delitti contro la salute pubblica. Una valutazione di impatto

A. Melchionda, Riflessioni sul sistema sanzionatorio a tutela della salute pubblica nella prospettiva di ratifica della convenzione “MEDICRIME”

L. Salazar, La convenzione MEDICRIME e la cooperazione internazionale

D. Di Giorgio, Il valore aggiunto della convenzione MEDICRIME nel contesto farmaceutico

C. Perini, La tutela delle vittime alla luce della convenzione MEDICRIME

S. Cacace, La libertà e il diritto di curarsi. Limiti e responsabilità

A. Carminati, Il diritto costituzionale di accesso a medicinali sicuri e i possibili effetti protezionistici della lotta alla contraffazione

C.M. Romeo Casabona, La posición de lo estados parte en la ejecución del convenio MEDICRIME: la colaboración entre las autoridades y la cooperación internacional

A. Urruela Mora, El rol del Comité de las partes en la implementación del convenio MEDICRIME

A. Perin, La convenzione “MEDICRIME” del Consiglio d’Europa: la tutela penale della salute pubblica mediante il contrasto alla contraffazione dei prodotti sanitari. Conclusioni e prospettive

Dichiarazione del Convegno di Brescia sulla Convenzione MEDICRIME in materia di contraffazione dei prodotti sanitari ed altri reati affini