Pubblichiamo di seguito, per il rilievo e l’interesse, la lettera indirizzata dal Presidente del Senato, Ignazio La Russa, a Rita Bernardini, Presidente di Nessuno tocchi Caino, in occasione dell’incontro-laboratorio "Spes contra spem" che si è svolto sabato 12 luglio 2025 nel carcere romano di Rebibbia. L’incontro ha visto la partecipazione di parlamentari di diversi partiti politici. La lettera-messaggio del Presidente La Russa, impossibilitato a partecipare, è stata letta dal Sen. Marco Scurria (FdI). Un report dell’incontro, al quale ha preso parte anche Gianni Alemanno, detenuto a Rebibbia, può essere letto sul sito di Nessuno tocchi Caino (clicca qui). Tra i temi dell’incontro vi è stata la proposta, già oggetto del d.d.l. Giachetti, di intervenire sulla disciplina della liberazione anticipata per far fronte all’emergenza sovraffollamento delle carceri.
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Gentile Presidente Rita Bernardini,
La ringrazio per il gradito invito al "Laboratorio Spes contra spem", promosso dall'Associazione Nessuno Tocchi Caino, che si svolge nella casa circondariale di Rebibbia.
Precedenti impegni istituzionali non mi consentono purtroppo di accoglierlo come avrei voluto.
Desidero comunque far pervenire a Lei, ai rappresentanti dell'Associazione, ai tanti parlamentari presenti, al direttore dell'istituto, ai detenuti e alle donne e agli uomini della Polizia Penitenziaria - ai quali rivolgo anche sincera gratitudine - la mia convinta vicinanza allo spirito di questo prezioso momento di dialogo e confronto su un tema a cui, anche per il mio passato professionale da avvocato penalista, dedico da sempre particolare attenzione.
Le sofferenze e le difficoltà legate al sovraffollamento degli istituti di pena rappresentano, infatti, emergenze di fronte alle quali occorre un convinto cambio di passo. La dignità delle persone che formano la comunità negli istituti di pena è una necessità, anzi un obbligo.
Il sovraffollamento genera malessere e amplifica la percezione del carcere come luogo di degrado ed emarginazione, vanificando l'obiettivo primario di trasformare la espiazione della pena in un'occasione di riscatto, recupero e rinascita sociale, come prescrive la nostra Costituzione.
In tale cornice, resto convinto che ogni iniziativa, anche normativa, tesa ad affrontare questa grave e perdurante problematica, debba essere presa in considerazione senza cadere nel pregiudizio politico o ideologico.
Un invito a far prevalere le ragioni della comprensione e della tutela dei diritti e della dignità di ogni essere umano che, da Presidente del Senato, rivolgo a tutte le forze politiche, esortandole ad un confronto aperto e costruttivo pur senza dimenticare il valore assoluto della certezza della pena.
Nell'esprimerLe sentimenti di sincera e affettuosa vicinanza per la sua battaglia di sensibilizzazione e di persuasione morale, rinnovo il mio saluto e la mia riconoscenza per la preziosa opera civica e sociale svolta.
Cordialmente,
Ignazio La Russa