Pubblichiamo in allegato il documento, del 3 ottobre 2024, predisposto dal Consiglio direttivo dell'Associazione italiana dei Professori di Diritto penale in merito ai contenuto del disegno di legge approvato alla Camera dei Deputati e ora all'esame del Senato (n. 1236) recante "Disposizioni in materia di sicurezza pubblica, di tutela del personale in servizio, nonché di vittime dell'usura e di ordinamento penitenziario".
Come può leggersi nel documento allegato, l'Associazione esprime "forti preoccupazioni" rispetto ad alcune direzioni di sviluppo della politica criminale quali l'inasprimento del trattamento sanzionatorio di alcuni reati, l'utilizzo dello strumento penale in funzione repressiva in contesti complessi, l'inasprimento del controllo penale in relazione alla repressione di forme di manifestazione del dissenso nonchè l'attribuzione di rilevanza penale anche a condotte di "resistenza passiva" negli istituti penitenziari e nei CPR (centri di permanenza per il rimpatrio).
"Nel complesso" si legge "le norme del disegno di legge che intervengono sulle disposizioni penali destano forte preoccupazione, in quanto l'ampliamento del ricorso al diritto penale confligge con i principi di proporzionalità e sussidiarietà ed opera in funzione essenzialmente simbolico-comuicativa, senza che ciò significhi assicurare strumenti dotati di maggior efficacia nella tutela della sicurezza individuale e collettiva".
Il testo integrale è consultabile in allegato.
(GM)