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11 Novembre 2021


La sentenza delle Sezioni unite sulla configurabilità dell’aggravante della “minorata difesa” in caso di reato commesso di notte

Cass., Sez. un., sent. 15 luglio 2021 (dep. 8 novembre 2021), n. 40275, Pres. Cassano, est. Beltrani, ric. Cardellini



Segnaliamo ai lettori il recente deposito della sentenza, qui pubblicata in allegato, con cui le Sezioni unite, risolvendo una questione controversa nella giurisprudenza di legittimità, hanno formulato i seguenti principi di diritto:

«Ai fini della ricorrenza della circostanza aggravante della cd. "minorata difesa" (art. 61, comma primo, n. 5, c.p.) le circostanze di tempo, di luogo o di persona, delle quali l'agente ha profittato in modo tale da ostacolare la citata difesa, vanno accertate alla stregua di concreti e concludenti elementi di fatto idonei a dimostrare la particolare situazione di vulnerabilità – oggetto di profittamento – nella quale versava il soggetto passivo, essendo necessaria, ma non sufficiente, l'astratta idoneità delle predette condizioni a favorire la commissione del reato».

«La commissione del reato "in tempo di notte" può configurare la circostanza in esame, sempre che sia raggiunta la prova che la pubblica o privata difesa ne siano rimaste in concreto ostacolate e che non ricorrano circostanze ulteriori, di natura diversa, idonee a neutralizzare il predetto effetto».

In attesa di contributi di illustrazione e commento, può leggersi in questa Rivista una nota all’ordinanza di rimessione a firma di Beatrice Fragasso.