Grazie al riconoscimento come Dipartimento di eccellenza per il quinquennio 2023-2027, il Dipartimento di Scienze giuridiche Cesare Beccaria dell’Università degli Studi di Milano ha potuto potenziare ed ulteriormente ampliare il progetto delle Cliniche legali.
Come oramai noto, le Cliniche legali costituiscono un formidabile strumento didattico, che consente agli studenti di confrontarsi con il diritto nella sua fase applicativa. Pur nelle molteplicità di forme che le Cliniche possono assumere, il tratto caratterizzante di tale metodologia didattica è dato dal fatto che gli studenti sono chiamati a mettere in campo le competenze acquisite nel loro percorso di studi per risolvere un problema reale (secondo il metodo del c.d. learning by doing). Ma le Cliniche legali non sono solo un’attività didattica. Esse infatti costituiscono un vero e proprio soggetto in grado di intervenire sul territorio, mettendo a disposizione le proprie risorse e competenze per obiettivi di utilità sociale e realizzando così gli obiettivi di ‘Terza Missione’ dell’Università. Ancora, le Cliniche legali hanno dimostrato – come si evince dalla letteratura anche internazionale in materia – di avere enormi potenzialità anche sul piano della ricerca, dal momento che i dati e le esperienze maturate sul campo rappresentano una fonte preziosa per individuare e tematizzare questioni di assoluta rilevanza sul piano della ricerca giuridica.
Per potenziare il profilo della ricerca, il Dipartimento ha costituito un Centro di ricerca denominato “Clinica legale Beccaria”, che vuole essere lo strumento attraverso il quale coordinare e sviluppare i percorsi di ricerca sui temi oggetto di attività delle Cliniche legali.
In particolare, la Clinica legale di giustizia penale può considerarsi l’apripista del progetto delle Cliniche del Dipartimento, avendo iniziato a muovere i primi passi nell’a.a. 2018-2019.
Sul piano didattico, la Clinica legale si propone come corso opzionale per gli studenti del quarto e quinto anno di Giurisprudenza: suddivisi in piccoli gruppi e sotto la guida diretta del docente, dei professionisti (che collaborano con la clinica sulla base di una Convenzione tra l’Ateneo e l’Ordine degli Avvocati di Milano) e di tutor specificamente formati, gli studenti sono coinvolti nella trattazione di casi reali e prestano la loro attività sia per l’assistenza alla difesa in giudizio di soggetti coinvolti in procedimenti penali, sia partecipando ad uno Sportello di informazione giuridica per detenuti stranieri presso l’Istituto circondariale di San Vittore. Dall’a.a. 2023-2024, al corso opzionale è affiancato un modulo denominato Questioni di crimmigration, destinato alla formazione degli studenti della Clinica legale che prestano la loro attività presso lo Sportello di informazione giuridica per detenuti stranieri.
Lo Sportello di informazione giuridica ha oramai acquisito autonomia rispetto alle attività didattiche e garantisce il suo funzionamento per tutto l’anno, grazie alla preziosa collaborazione dei dottorandi e degli assegnisti del Dipartimento.
Oltre alla collaborazione con l’Istituto circondariale F. Di Cataldo (San Vittore) di Milano - o Sportello -, la Clinica legale ha avviato altri progetti con enti e soggetti che operano sul territorio, tra questi: l’Ufficio del Garante dei diritti delle persone private della libertà personale del Comune di Milano; la Casa di reclusione di Bollate; il Reparto di etnopsichiatria dell’ospedale Niguarda; la Camera penale di Milano; l’Ordine dei giornalisti della Lombardia.
Come più sopra si osservava, lo svolgimento delle varie attività sul campo fanno della Clinica un osservatorio privilegiato, consentendo la raccolta di dati che costituiscono poi la base per lavori scientifici da parte di chi vi opera.
Di recente, la Clinica legale di giustizia penale si è dotata di un sito internet che costituisce lo strumento per la diffusione e la condivisione delle attività e delle ricerche in corso. Il sito ambisce anche ad essere un luogo di informazione e di aggiornamento sulle tematiche oggetto delle attività della Clinica ed è pertanto aperto ai contributi e alle riflessioni di chi è interessato a partecipare ad un dialogo su questi temi.