ISSN 2704-8098
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  Nota a sentenza  
11 Dicembre 2019


Alle Sezioni unite la questione sulla natura dell'aggravante dell'agevolazione mafiosa

Nota a Cass., Sez. II, ord. 10 settembre 2019 (dep. 4 ottobre 2019), n. 40846, Pres. Gallo, Est. Recchione



Abstract. Il contributo analizza l’ordinanza con cui la Sez. II della Corte di Cassazione ha recentemente rimesso alle Sezioni unite la questione concernente la definizione della natura dell’aggravante della cd. agevolazione mafiosa, oggi collocata in seno all’art. 416bis.1 c.p. per effetto della ‘riserva di codice’ (ma in precedenza contenuta nell’art. 7 d.l. 152/91). Muovendo dall’analisi strutturale della circostanza, si affrontano le posizioni contrastanti emerse nella giurisprudenza di legittimità e ci si interroga sul più opportuno criterio di imputazione concorsuale dell’aggravante. Il lavoro si sofferma poi sulla possibilità di inquadrare il dolo specifico in cui si sostanzia l’aggravante tra i motivi a delinquere, ed a questo proposito presenta anche un confronto tra le disposizioni di cui agli artt. 118 e 59, comma 2 c.p.

SOMMARIO: 1. Premessa: una questione solo apparentemente unitaria. – 2. La vicenda processuale. – 3. La ricostruzione degli orientamenti antagonisti. – 4. La natura proteiforme del conflitto da comporre. – 4.1. Un concomitante contrasto giurisprudenziale: diverso ma collegato. – 5. Il nodo del rapporto tra art. 118 c.p. ed art. 59 comma 2 c.p. – 6. Dolo specifico e motivi a delinquere. – 6.1. Dolo specifico e scopo dell’azione. – 7. Il concorso di persone nei reati con dolo specifico. – 7.1. Dolo specifico ‘oggettivizzato’ e imputazione colposa (concorsuale). – 8. Sintesi, in attesa dell’intervento compositivo delle Sezioni unite.

 

*Il contributo è stato sottoposto in forma anonima, con esito favorevole, alla valutazione di un revisore esperto.