Nota a Cass., Sez. II, ord. 10 settembre 2019 (dep. 4 ottobre 2019), n. 40846, Pres. Gallo, Est. Recchione
Abstract. Il contributo contiene una riflessione a margine dell’ordinanza con cui è stata rimessa alle Sezioni unite la questione della natura – “oggettiva” o “soggettiva” – della circostanza aggravante dell’agevolazione mafiosa prevista dall’art. 7 d.l. n. 152/1991 (oggi art. 416-bis.1 c.p.) e della conseguente individuazione del criterio di imputazione (colposo o doloso) necessario per riconoscere l’aggravante in capo ai concorrenti nel reato. Si riconnettono alla questione in esame anche profili problematici attinenti, da un lato, all’analogia strutturale della circostanza in esame con le fattispecie a dolo specifico e, dall’altro, all’ambito di operatività dell’art. 59, comma 2, c.p.
SOMMARIO: 1. La questione rimessa alle Sezioni unite e il caso di specie. – 2. Il contrasto giurisprudenziale. – 3. La posizione della Sezione rimettente. – 4. Brevi riflessioni critiche. – 4.1. Il nucleo della questione. – 4.2. Preferibilità della tesi “soggettivista”. – 4.3. L’oggettiva funzionalizzazione della condotta e l’analogia strutturale con il dolo specifico. – 4.4. Una diversa prospettiva: dubbi circa la concreta applicabilità del criterio di imputazione di cui all’art. 59, comma 2, c.p. – 5. Conclusioni.
* Il contributo è stato sottoposto in forma anonima, con esito favorevole, alla valutazione di un revisore esperto.