ISSN 2704-8098
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  Articolo  
03 Luglio 2020


Limitless. Prescrizione e pretesa punitiva


Il contributo è pubblicato sul numero 2/2020 di Diritto penale contemporaneo – Rivista trimestrale. Per accedervi, clicca qui.

Abstract. La prescrizione, istituto di per sé sfaccettato e complesso, si rivela “polemogeno” ogni qual volta fuoriesce dalla marginalità applicativa. Il presente contributo tenta di delineare il reticolo di rationes che fondano la causa estintiva e le plurime esigenze che ne impongono un impiego oculato e ‘controllato’, rintracciando poi i modelli di disciplina scaturenti dal diverso combinarsi di questi “motivi” e “contro-motivi a prescrivere”, per poi sottoporli ad un’analisi critica che si estende all’osservazione dell’operatività in concreto della prescrizione nella realtà italiana, con uno sguardo conclusivo in prospettiva de iure condendo. Se ne esce confermata l’irrinunciabilità dell’istituto, anche (per certi versi soprattutto) nella fase processuale, risalta tuttavia la necessità di una sua attenta calibratura a fronte dell’interesse punitivo dello Stato e dei beni individuali e collettivi oggetto di tutela penale che sostanziano quest’ultimo.

SOMMARIO: 1. Premessa. Un istituto vieppiù controverso. – 2. Motivi a prescrivere “ordinamentali” ... – 2.1 Segue. Motivi “personalistici”. – 3. … e contro-motivi. – 4. Prescrizione e ragionevole durata del processo. – 5. Modelli di disciplina prescrizionale. – 5.1. Segue. Le “variabili”. – 6. Analisi critica dei modelli. – 6.1 Segue. Analisi delle “variabili”. – 7. Teoria, empiria, prospettive de iure condendo.