Nato nel 1986, consegue la laurea magistrale in Giurisprudenza nell’aprile del 2011 presso l’Università di Torino, con votazione 110/110, lode e dignità di stampa, discutendo una tesi in procedura penale dal titolo “L’inutilizzabilità della prova nel processo penale” (relatore Prof. Metello Scaparone).
Nell’aprile 2016, consegue il dottorato di ricerca in Scienze penalistiche presso l’Università di Trieste, discutendo una tesi dal titolo “Le regole di esclusione della prova nella procedura penale europea” (responsabile scientifico Prof. Mitja Gialuz).
Nell’anno 2017 è stato assegnista di ricerca presso l’Università di Trieste, per lo svolgimento del progetto “L’evoluzione del diritto all’assistenza linguistica nel procedimento penale nella Grande Europa” (responsabile scientifico Prof. Mitja Gialuz).
Dal maggio 2019 al maggio 2020 è stato assegnista di ricerca presso l’Università di Torino, per lo svolgimento del programma “CarePath-La protezione dei minori contro la violenza e lo sfruttamento: il ruolo di magistrati ed esperti nella tutela del minore vittima di reato” (responsabile scientifico Prof.ssa Laura Scomparin), nell’ambito del progetto, finanziato con fondi dell’Unione europea, “Carepath Project: empowering public authorities and professionals towards trauma-informed leaving care support”.
Dall’anno accademico 2016-2017 è professore a contratto di diritto processuale penale presso l’Università del Piemonte Orientale.
Dal luglio 2020 è ricercatore di diritto processuale penale (tipologia A) presso l’Università di Torino.
Dal 2014 è inoltre membro della redazione della Rivista La Legislazione penale.
È autore di una monografia, dal titolo I limiti alla prova nella procedura penale europea (Wolters-Kluwer – Cedam, 2019), nonché di altre pubblicazioni, tra saggi, articoli e note a sentenza, in materia di procedura penale.