ISSN 2704-8098
Con la collaborazione scientifica di
Abstract. Nel presente contributo, l’A., dopo aver premesso che la riforma Cartabia ha introdotto nel settore dei reati alimentari la procedura di estinzione delle contravvenzioni, porta l’attenzione sulle criticità che potrebbero inceppare il funzionamento del meccanismo estintivo, con particolare riferimento all’impossibilità di realizzare le “condotte ripristinatorie”, e illustra sinteticamente le ingiustificate differenze con le disposizioni contenute nelle preesistenti procedure estintive.
SOMMARIO: 1. La nuova causa estintiva delle contravvenzioni alimentari. – 2. Le criticità che emergono dalle nuove disposizioni. – 2.1. Concorso tra delitto e contravvenzione. – 2.2. Il concetto di danno o pericolo quale presupposto della disciplina. – 2.3. Le condotte risarcitorie. – 2.4. Impossibilità di realizzare le condotte ripristinatorie per regolarizzare l’illecito. – 2.5. Una possibile, ma discutibile via di uscita alle ipotesi di impossibilità di regolarizzare l’illecito. – 3. Ulteriori perplessità derivano dal mancato coordinamento del nuovo istituto con le procedure analoghe.
*Il contributo è stato sottoposto in forma anonima, con esito favorevole, alla valutazione di un revisore esperto.
Vincenzo Paone