Abstract. Lo scritto coglie l’occasione offerta dalla sentenza della Corte costituzionale 14 novembre 2024 n. 179 per sviluppare tre riflessioni. Prima di tutto, inevitabilmente: dato che la pronuncia accerta l’esigenza di una previsione di incompatibilità fra il giudice della nuova udienza predibattimentale e il successivo giudice del dibattimento, quali sono le ragioni che rendono la previsione costituzionalmente necessaria? In secondo luogo, estensivamente: atteso che la Corte evidenzia similitudini fra quest’udienza e quella preliminare, l’accostamento vale a sviluppare critiche alla novità legislativa? Infine, sempre estensivamente: posti gli interessi protetti dalle incompatibilità, le considerazioni della Corte sono applicabili ad altri istituti processuali (è preso a modello il rigetto della richiesta di patteggiamento alle soglie del dibattimento)?
SOMMARIO: 1. Introduzione. – 2. Una decisione pregiudicante. – 3. Parallelismo con l’udienza preliminare. – 4. Parallelismo col vaglio sulla richiesta delle parti di applicazione della pena.
*Il contributo è stato sottoposto in forma anonima, con esito favorevole, alla valutazione di un revisore esperto.