Abstract. Il contributo si confronta con la riformulazione della regola di giudizio dell’udienza preliminare e dell’inedita udienza filtro predibattimentale ad opera della legge delega di riforma del processo penale, proponendone una interpretazione “forte”, evidenziandone, da un lato, la compatibilità con il formante costituzionale, dall’altro, la rilevanza dell’innovazione quale momento di deflazione dei carichi dibattimentali, in grado di stemperare gli aspetti di maggiore problematicità recati dalla legge delega, quale, fra tutti, l’improcedibilità dell’azione in sede di impugnazione.
SOMMARIO: 1. I parametri decisori sottostanti al rinvio a giudizio: attualità e prospettive di riforma. – 2. I sospetti di costituzionalità della riforma: obbligatorietà dell’azione penale, rinuncia al contraddittorio, presunzione di non colpevolezza. – 3. Riflessi extravaganti: l’inutilizzabilità relativa e il rapporto con gli incidenti de libertate. – 4. La reale efficacia selettiva del filtro.
* Il contributo è stato sottoposto in forma anonima, con esito favorevole, alla valutazione di un revisore esperto.