Abstract. Il presente contributo si sofferma sui possibili fenomeni di successione di norme penali nell’ambito delle fattispecie di bancarotta a valle dell’introduzione del Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza. Dopo aver brevemente ripercorso le novità legislative, lo scritto analizza la parziale riformulazione letterale delle disposizioni incriminatrici, per poi valutare l’eventuale presenza di mutamenti in ordine al bene giuridico tutelato e gli effetti delle modifiche apportate alle procedure concorsuali nonché alla disciplina del codice civile in materia di governance societaria. Si conclude rilevando la natura sostanzialmente immutata della materia penal-fallimentare e la sua scarsa adattabilità al nuovo apparato normativo, auspicandosi pertanto l’intervento del legislatore.
SOMMARIO: 1. Le scelte in ambito penale del Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza. – 2. Le ‘nuove’ fattispecie incriminatrici di bancarotta. – 3. Le modifiche apportate alle procedure concorsuali: ricadute in ambito penale. – 4. Riverberi penali delle modifiche apportate al codice civile in materia di governance societaria. – 5. La difficoltà di adattamento della materia penal-fallimentare al nuovo diritto della crisi (con un auspicio de jure condendo).
* Il contributo è stato sottoposto in forma anonima, con esito favorevole, alla valutazione di un revisore esperto.