Abstract. Lo scritto ripercorre, con notazioni critiche, gli itinerari che hanno condotto ai recenti approdi cui sono pervenute, anche alla luce degli indirizzi della giurisprudenza di Strasburgo, la Corte costituzionale, le Sezioni unite e la Corte di giustizia dell’Unione europea sulla tematica dell’immediatezza in rapporto all’art. 525 comma 2 c.p.p.; l’analisi si conclude con la disamina delle prospettive de iure condendo delineate dal Governo.
SOMMARIO: 1. Premessa: una “congiunzione astrale”? – 2. La sentenza costituzionale 20 maggio 2019 (dep. 29 maggio 2019), n. 132 tra obiter dictum, richiami alla giurisprudenza di Strasburgo e una contraddizione “interna”. – 3. L’immediata “sponda” offerta dalla pronuncia delle Sezioni unite 30 maggio 2019 (dep. 10 ottobre 2019), Bajrami. – 4. La sentenza della Corte di giustizia 29 luglio 2019, Gambino e altro, fra principio di immediatezza, diritto di difesa dell’imputato e protezione della vittima, alla luce degli indirizzi della Corte europea dei diritti dell’uomo. – 5. Prospettive de iure condendo nel disegno di legge recante «Deleghe al Governo per l’efficienza del processo penale e disposizioni per la celere definizione dei procedimenti giudiziari pendenti presso le Corti d’appello».
* Il contributo è stato sottoposto in forma anonima, con esito favorevole, alla valutazione di un revisore esperto.