Dalla riforma Orlando al d.l. n. 161 del 2019, passando per la “spazzacorrotti” e per il decreto sicurezza bis
Abstract. Può sembrare inutile esercitazione riproporre i temi del “doppio binario”: è normativa assestata nel codice fino al punto che pare abbia perduto i connotati della novellazione emergenziale che la produsse all’inizio degli anni ‘90 per assumere caratteri di stabilità. Eppure, sul piano politico, ci si accorge che le “limitazioni” alla tutela dei diritti procedurali sono oggi insopportabili soprusi alle prerogative individuali. In un siffatto contesto fioriscono gli impieghi del captatore informatico e le inappaganti iniziative legislative con le quali si è tentato di conferire legittimazione ordinamentale (almeno parziale) ad uno strumento di indagine le cui potenzialità sono tutt’altro che scontate, oltre che di dilatarne la operatività ai reati del cd. “terzo binario”.
SOMMARIO: 1. Il prodotto normativo di nuovo conio. – 2. La legge “spazzacorrotti” e lo statuto dei reati del “terzo binario”. - 3. Il decreto “Sicurezza-bis”. - 4. Una notazione di chiusura.