ISSN 2704-8098
logo università degli studi di Milano logo università Bocconi
Con la collaborazione scientifica di

  Video  
18 Ottobre 2025


Decreto sicurezza e conflitto di attribuzione tra Parlamento e Governo: il video della conferenza stampa dell'On. Magi alla Camera e del successivo dibattito tra i costituzionalisti presenti


Segnaliamo ai lettori il video della conferenza stampa tenutasi lo scorso 13 ottobre 2025 presso la Camera dei Deputati in merito al conflitto di attribuzione tra poteri dello Stato promosso dinnanzi alla Corte costituzionale dall’on. Riccardo Magi sul cd. decreto sicurezza (qui un commento del prof. Pugiotto pubblicato ieri in questa Rivista).  

In attesa della data fissata dalla Corte costituzionale per la Camera di Consiglio sull’ammissibilità del ricorso (20 ottobre), sono intervenuti per illustrare le ragioni del ricorso:

  • l’onorevole Riccardo Magi (min. 8:40 – 25:00 – 38:00 – 43:36)
  • la Professoressa Roberta Calvano, Ordinaria di Diritto costituzionale presso Unitelma Sapienza (min 19:33 – 34:06 – 37.10 – 42:45 – 50:00)
  • il Professor Roberto Zaccaria, Ordinario di Istituzioni di Diritto pubblico (min. 26:00 – 45:13)

 

Riportiamo di seguito anche una breve sintesi degli interventi.

***

[Min. 8:40] L’on. Magi premette che la conferenza è stata indetta per illustrare sinteticamente le ragioni del ricorso, in particolare la dubbia legittimità della procedura con la quale l’esecutivo sarebbe giunto all’approvazione del decreto-legge Sicurezza, pur esprimendo la consapevolezza di aver scelto una “strada audace” adoperando il conflitto di attribuzione dei poteri. Difatti, da un lato, l’Onorevole ricorda che la Corte costituzionale in recenti pronunce (ordinanze nn. 17/2019 e 60/2020 Corte cost.) abbia prospettato la possibilità che il singolo parlamentare sollevi un conflitto di attribuzione, laddove ritenga lese le proprie prerogative costituzionali dall’intervento di un potere esterno alle Camere; dall’altro lato, precisa, tuttavia, come finora la Corte non abbia mai ritenuto in concreto ammissibili simili ricorsi, per cui nell’ipotesi di amissione si tratterebbe di un caso inedito. L’on. Magi ha poi sottolineato come l’approvazione il 4 aprile del decreto-legge oggetto di discussione abbia interrotto il dibattito parlamentare sulle disposizioni contenute nel disegno di legge (riportante nel suo contenuto originario il medesimo testo del decreto-legge poi adottato) che era già stato approvato alla Camera in prima lettura e che era stato calendarizzato al Senato per il 15 aprile 2025. Secondo il deputato, quella intrapresa dal Governo sembrerebbe essere una vera e propria “scorciatoia del decreto” per superare l’impasse delle proposte emendative apportate in lettura al Senato, che avrebbero perciò richiesto un’ulteriore discussione alla Camera. A detta dell’onorevole Magi, con questo “decreto-fotocopia” l’esecutivo avrebbe menomato gravemente le attribuzioni delle Camere e dei singoli deputati e senatori di cui agli articoli 67, 71 e 72 Cost. Infine, Magi ha sottolineato la gravità della portata di una simile azione governativa, nel contesto di un ormai assiduo utilizzo dello strumento della decretazione d’urgenza, del monocameralismo alternato e della questione di fiducia come strumenti di bypass delle fisiologiche procedure legislative.

Sono seguiti interventi dei professori Roberta Calvano e Roberto Zaccaria, costituzionalisti.

[Min 19:33] Professoressa Roberta Calvano: la prof.ssa Calvano ha ribadito la difficoltà nel raggiungimento di un esito favorevole attraverso il ricorso, dato che la possibilità per il singolo parlamentare di lamentare lesione delle proprie prerogative non è mai stata confermata dalla Corte costituzionale con pronuncia di ammissione di simili ricorsi e come, per giunta, la Corte abbia generalmente ritenuto inammissibili i ricorsi per conflitto di attribuzioni laddove siano state esperibili altre opzioni di ricorso al vaglio della Corte (esso rappresenterebbe perciò un “rimedio residuale” con una “funzione sussidiaria” laddove le altre strade non siano percorribili).

[Min. 25:00] l’On. Magi ha evidenziato l’eterogeneità del provvedimento (descrivendolo come un di “decreto-omnibus penale”), che proprio per la natura del suo contenuto avrebbe meritato un iter legislativo completo in sede parlamentare.

[Min 26:00] è, poi, intervenuto il Prof. Roberto Zaccaria, sottolineando che, a differenza di quanto si insegni ancora nelle aule universitarie, la funzione legislativa non sia più fattualmente svolta dal Parlamento, bensì dal Governo. Il Prof. Zaccaria ha poi affermato che la strada del ricorso individuale possa essere intesa come “grimaldello” per far sì che la Corte esamini questioni più ampie di merito, di metodo e dello “schiacciamento” delle prerogative parlamentari.

[Min 34:06] la Professoressa Calvano ha specificato ulteriormente che la via del conflitto consente alla Corte di osservare l’iter di approvazione dell’intero quadro del decreto legge, a differenza dello strumento del rinvio incidentale, il quale riguarderebbe esclusivamente la singola norma e dunque consentirebbe solamente l’esame di una norma per volta.

[Min 37:10] Alla domanda del giornalista Lanfranco Palazzodi sulla possibilità che il Presidente della Repubblica potesse rifiutarsi di firmare il decreto sulla base della pronuncia 360/1996 sulla reiterazione di un decreto fotocopia, la Professoressa Calvano ha replicato che la pronuncia da lui rievocata avesse in realtà ad oggetto una questione differente, concernente la reiterazione di un decreto legge con un identico decreto legge, da cui la conseguenza di un raggiramento della temporaneità dello strumento del decreto legge; mentre nel caso oggetto di dibattito l’aggiramento riguarderebbe i fisiologici rapporti di potere stabiliti dalla Costituzione tra Governo e Parlamento nell’adozione di atti legislativi.

[Min 38:00] l’onorevole Magi ha sottolineato che un completo ed effettivo iter legislativo parlamentare sia stato doppiamente negato, dato che in sede di conversione del decreto è stata poi posta la fiducia in entrambi i rami del Parlamento.

[Min. 39:44] è intervenuto Franco Corleone Presidente dell’Associazione “La Società della ragione onlus” rimarcando come il “salto di qualità” nella lesione delle prerogative parlamentari da parte del Governo possa essere intravisto anche nella paradossale scelta di adottare uno strumento quale la  decretazione d’urgenza la quale avrebbe comunque necessitato poi di conversione, in questo modo realizzando di fatto un allungamento dei termini di approvazione rispetto ad un iter legislativo ordinario già in atto e ormai quasi completato.

[Min 42:45] La Professoressa Calvano ha precisato che in realtà l’allungamento temporale si possa considerare come effettivamente verificatosi solo considerando l’iter nella sua totalità e dunque comprensivo della fase di conversione, in quanto il decreto-legge in sé e per sé considerato entra in vigore immediatamente.

[Min 43:36] L’On. Magi ha affermato che secondo lui è stata utilizzata la fiducia per superare difficoltà relative alla diversità di volontà politiche di emendare il testo del decreto inserendo nuove disposizioni ed emendamenti.

[Min 45:13] il Professor Zaccaria aggiunge che, oltre alle questioni strettamente procedurali, si tratti di una normativa che produce risultati sostanziali molto gravi, ad esempio aggravando la situazione dell’affollamento carcerario in Italia, con l’introduzione di numerose nuove fattispecie incriminatrici.

[Min 50:00] la Professoressa Calvano ha concluso la conferenza stampa rispondendo affermativamente ad un quesito sulla possibilità che la Corte possa poi decidere la questione di merito in senso contrapposto rispetto alla questione di ammissibilità, ribadendo che si tratti di piani completamente distinti l’uno dall’altro.

 

(Martina Gandolfi)