Abstract. Il principio di proporzionalità sanzionatoria è stato investito da quell’eccedenza assiologica tipica dei principi fondamentali, liberandosi gradualmente dai vincoli del tertium comparationis, pur senza mai emanciparsi del tutto dalla sua dimensione comparativa. Taluni “limiti” che ancora ne caratterizzano il sindacato, però, paiono attenuarsi notevolmente rispetto alle confische dei proventi, in ragione soprattutto della più caratterizzante vocazione funzionale degli strumenti ablatori. La recente questione di costituzionalità, allora, offre la possibilità alla Corte di proseguire in quel virtuoso percorso di bonifica delle pene manifestamente sproporzionate.
SOMMARIO: 1. La matematica del castigo emancipata da schemi geometrici: il caso delle confische dei proventi. – 2. Una recente quaestio legitimitatis della confisca per equivalente nei reati di aggiotaggio e ostacolo all’esercizio delle funzioni pubbliche di vigilanza. – 3. Proporzionalità sanzionatoria e teleologia “identitaria” degli strumenti ablatori. – 4. Overlapping protection, doppia pregiudizialità e ruolo del giudice comune. – 5. Passione punitiva e funzione di garanzia dei gatekeepers istituzionali.
*Il contributo è stato sottoposto in forma anonima, con esito favorevole, alla valutazione di un revisore esperto.