Segnaliamo e pubblichiamo in allegato il rapporto sul regime speciale ex art. 41 bis o.p. a cura del Garante nazionale dei diritti delle persone private della libertà personale.
I dati contenuti nel rapporto - riferiti al 27 febbraio 2023 - sono stati raccolti ed elaborati all'esito della visita di tutte le Sezioni a regime detentivo speciale ex art. 41 bis co. 2 e costituiscono un aggiornamento del precedente rapporto sullo stesso tema, pubblicato dal Garante nazionale nel febbraio 2019.
Pur rinviando alla lettura del rapporto, ci preme segnalare alcuni dati rilevanti: a fine febbraio 2023, le persone sottoposte al regime speciale ex articolo 41 bis co. 2 o.p sono 740, tra cui 12 donne, distribuite in 60 reparti all’interno di 12 Istituti. Tra queste, 234 persone hanno tra i 60 e 69 anni, 87 hanno più di 70 anni.
Sempre dal rapporto si apprende che delle 740 persone sottoposte al regime 41 bis co. 2 o.p., 35 risultano detenute in 11 “Aree riservate”, ossia "circuiti speciali con ancora maggiori restrizioni". Le Aree riservate - evidenzia il Garante - "non sono previste da alcuna norma di legge, ma giustificate in base a una specifica interpretazione dell’articolo 32 del Regolamento di esecuzione dell’Ordinamento penitenziario che prevede sezioni a cui sono assegnati «I detenuti e gli internati, che abbiano un comportamento che richiede particolari cautele»".
Alla luce del quadro complessivo emerso dalle visite e dai dati raccolti, il Garante nazionale sottolinea la "necessità di una riflessione integrale sulla legge. In particolare, sulla compatibilità di tale regime con il diritto alla finalità rieducativa della pena, di cui è titolare ogni persona detenuta in ragione della prescrizione obbligatoria che l’articolo 27 comma 3 della Costituzione detta allo Stato per ogni genere di pena", e invita a riflettere sulla "possibilità di un limite massimo di durata della misura" nonchè "sul rischio della sovrapposizione di tale regime con altre forme di separazione".
Il Garante nazionale, infine, raccomanda alle Autorità responsabili:
(Giulia Mentasti)