Abstract. La tesi dell’inoppugnabilità dell’ordinanza di rigetto dell’istanza di incidente probatorio, unanimemente accolta già nei primi anni di vigenza dell’attuale codice di procedura penale dalla dottrina e dalla giurisprudenza, è stata di recente messa in discussione da alcune pronunce della III Sezione della Corte di cassazione. Il nuovo orientamento è stato, successivamente, in modo esplicito ed ex professo sconfessato dalla VI Sezione della stessa Corte di cassazione, con conseguente insorgenza di un contrasto giurisprudenziale. In attesa di un auspicabile intervento risolutore delle Sezioni Unite, il presente contributo, dopo aver ripercorso criticamente gli argomenti spesi da entrambi gli indirizzi interpretativi, si interroga circa l’adeguatezza del dato normativo di riferimento a soddisfare le attuali esigenze della giustizia penale.
SOMMARIO: 1. Premessa. – 2. L’abnormità dell’ordinanza di rigetto dell’istanza di incidente probatorio: tesi tradizionale e avanguardie giurisprudenziali. – 3. Le più recenti sentenze della Suprema Corte: la riproposizione dell’orientamento tradizionale. – 4. I termini del contrasto giurisprudenziale e l’improcrastinabilità di un intervento delle Sezioni Unite. – 5. Riflessioni conclusive.
* Il contributo è stato sottoposto in forma anonima, con esito favorevole, alla valutazione di un revisore esperto.