Abstract. Traendo spunto da una sentenza della Cassazione penale del luglio 2020, il saggio esamina alcune linee evolutive nell’uso delle tecniche interpretative da parte della giurisprudenza italiana di riflesso dall’emergenza sanitaria scatenata dalla pandemia da Covid-19. Il saggio si sofferma, in particolare, sulla caratterizzazione della pandemia come “fatto extra ordinem” che giustificherebbe l’adozione di tecniche interpretative ad hoc, e sulla qualificazione del bilanciamento come una forma di interpretazione adeguatrice. La tesi sostenuta nel saggio è che l’equiparazione tra bilanciamento e interpretazione adeguatrice, qualora venisse generalmente accettata dalla giurisprudenza, genererebbe una “iper-costituzionalizzazione” dell’ordinamento, fenomeno i cui effetti vengono considerati criticamente.
SOMMARIO: 1. Il problema. – 2. La motivazione. – 3. Un nuovo contenuto minimo di diritto naturale. – 4. Verso una iper-costituzionalizzazione dell’ordinamento?
* In vista della pubblicazione su Diritto penale contemporaneo – Rivista trimestrale, il contributo, qui pubblicato in anteprima, è stato sottoposto in forma anonima, con esito favorevole, alla valutazione di due revisori esperti.