Abstract. Il processo penale è certamente in ritardo quanto alla sua declinazione telematica rispetto al processo civile. L’autore esamina il grado di sviluppo del processo penale telematico, analizzando normativa e giurisprudenza prima della pandemia, osservandone lo sviluppo durante il periodo emergenziale, che pur nella sua tragicità ha imposto una accelerazione in termini di competenze e implementazione normativa e strutturale per assicurare il servizio giustizia. Il tutto viene poi confrontato con i principi in tema di processo penale telematico previsti dalla legge di delega di riforma “Cartabia”, che imporrà di selezionare alcune delle esperienze maturate nel periodo pandemico, al fine di semplificare, ridurre i tempi di trattazione del processo penale come gli obiettivi del PNNR impongono. L’autore auspica un metodo comunicativo e dialogico nella fase di sperimentazione e che non solo la celerità del processo, ma anche la qualità della risposta di giustizia possano essere accresciute dal processo penale telematico, grazie a una transizione digitale che sia anche ecologica.
SOMMARIO: 1. Il virtuale è reale. – 2. Uno sguardo al recente passato: l’accelerazione delle competenze fra politica delle sospensioni e sviluppo telematico. I pilastri telematici e le prospettive della legge delega di riforma del processo penale. – 3. Le notifiche telematiche solo ‘in uscita’. – 4. La legge di delega al Governo in tema di notifiche telematiche. – 5. Irricevibilità e irregolarità delle notifiche telematiche, da parte dei difensori, ‘in entrata’ verso gli uffici giudiziari prima della pandemia. Oneri di prova e onere di valutazione da parte del giudice. Ritualità delle notifiche fra le parti private a mezzo PEC. – 6. La pandemia ha favorito il deposito telematico degli atti ‘in entrata’: gli sviluppi previsti della legge di delega. – 7. Impugnazioni pandemiche a mezzo PEC dopo la conversione del decreto legge n. 137 con legge 176/2020. – 8. La questione dell’opposizione ex art. 410 c.p.p.: deposito in PDP in via esclusiva o in alternativa alla PEC? – 9. La delega al Governo in tema di obbligatorietà del deposito digitale, fra federalismo giudiziario e malfunzionamento. Nella delega nessun riferimento alla sinteticità degli atti: il PPT non è figlio di un Dio minore rispetto al PCT. – 10. Prospettive e proposte per il PPT. Transizione digitale ma anche ecologica: accelerare con qualità per il giusto processo penale telematico.
* Il contributo è stato sottoposto in forma anonima, con esito favorevole, alla valutazione di un revisore esperto.