C. Assise Milano, 13.5.2024 (dep. 8.8.2024); Pres. Mannucci, Est. Santangelo, imp. Pifferi
Pubblichiamo in allegato, per l'interesse, la sentenza con la quale la Corte d'Assise di Milano, all'esito di un processo di grande rilievo mediatico, ha condannato Alessia Pifferi alla pena dell'ergastolo per l'omicidio della figlia, di un anno e mezzo.
La piccola bambina, come ha accertato l'istruttoria dibattimentale all'esito di una nota e infinitamente triste e drammatica vicenda, è morta per disidratazione essendo stata lasciata a casa sola in un lettino da campeggio per sei giorni.
La condanna, come da contestazione del pubblico ministero, è per omicidio volontario in forma omissiva ex art. 40, co. 2 c.p., commesso secondo la Corte d'Assise con dolo eventuale, da parte di persona ritenuta capace di intendere e di volere al momento del fatto, con il riconoscimento dell'aggravante dei futili motivi e l'esclusione dell'aggravante della premeditazione (incompatibile con il dolo eventuale) e delle attenuanti generiche.
Nella motivazione, che riporta ampi stralci delle perizie e delle consulenze tecniche, si segnalano per il particolare interesse le parti relative alla prova scientifica del rapporto di causalità e, soprattutto, della imputabilità (anche per il riferimento alla validità diagnostica di alcuni test).
La nostra Rivista si ripromette di ospitare prossimamente uno o più commenti, per il rilievo del caso e della sentenza.
(Gian Luigi Gatta)